Qualcosa che resta | La nascita di EMPRESS ZONE

Mai qualcuno ti verrà chiedere ti devi creare un sito o che devi avere un tuo blog. Piuttosto è un qualcosa che ti devi sentire di fare se sai di esserne capace.
Nel mio caso, in seguito a vari eventi che si sono susseguiti negli anni passati qui sul web ho deciso di farlo. Ed ecco EMPRESS ZONE.

Fare un sito si… ma su che idea? Online c’è già di tutto!

Per me nella fruizione di contenuti sul web una cosa non mi è mai piaciuta, e questa è la volatilità. È qualcosa di impressionante se ci si sofferma su.
Solo ciò che è di forte impatto rimane. Anche i meme vengono dimenticati ad una velocità impressionante.

Ma come posso eludere la volatilità?

Con EMPRESS ZONE l’intenzione è quella di creare un contenitore di racconti aperto a chiunque, tra lettori e scrittori improvvisati.
Così da evitare l’idea di essere uno dei tanti siti che parlano perlopiù solo di attualità. La FOMO, la paura di rimanere fuori, esiste anche per questo…
E più ancora dei siti, ci sono i social. Solo rare volte si trovano contenuti, perlopiù su YouTube, che possono effettivamente durare nel tempo. E, guarda caso, non sono prodotti che cavalcano trend.

Okay l’idea! Ma come mai è nato questo sito?

Qualcosa di inevitabile

Il Web è stato un qualcosa che mi ha affascinato sin da subito dal primo arrivo in casa di un Computer.
Doveva essere il 2005, mio fratello aveva ricevuto in dono il Personal Computer. E a poca distanza in casa arrivò anche la 56k. Oh si! Ricordo ancora QUEL suono del modem interno al PC. E ricordo anche i problemi di connessione, dato probabilmente anche dalla totale inesperienza di mio padre con queste macchine. E si usavo molto il telefono fisso all’epoca, e ad una semplice chiamata la linea internet si disconnetteva!

Una cosa certa che a me era ancora precluso l’utilizzo del Computer. Infatti per poter utilizzare il PC ne passerà ancora del tempo, e maggiormente per videogiocare, tra alcuni giochi in Flash presenti sul web, ed altri installati come Software. E non mi limiterò a nominare il classico Pinball 3D Space Cadet. Andiamo oltre con videogiochi che erano una costante nella mia infanzia. Infatti giocare a PC non era effettivamente una novità, perché a casa di una mia amica passavamo le ore a giocare a The Sims.

The Sims Screenshot
The Sims non è il solo tra i videogiochi che giocavo su PC, ma senz’altro è il primo. Come non dimenticare i titoli delle merendine Kinder Ferrero. Ah, giusto! Vi siete anche voi divertiti a maltrattare i vostri Sims?

Ricordo ancora che sentivamo parlare di “dei possibili trucchi” per poter aggiungere tanti Simoleons (la valuta del gioco) alle famiglie dei Sims. Ma che questi trucchi li potevamo sapere solo se chiedevamo a sua sorella di inviare alla sua mia amica un SMS a chi conosceva effettivamente questi cheats. E non voleva! Inviare messaggi costava!

Qualcosa di divisorio

Crescendo mi è stata data la possibilità sempre di più di poter passare del tempo al PC, ma finché io possa usare internet dovetti aspettare le scuole medie, che arrivarono in concomitanza della separazione dei miei genitori.
Seppur come cosa è stata fortemente incisiva nel complesso nella mia vita, è stato questo il momento con cui mi si dava la libertà di utilizzare Internet.

Da lì a poco avrei conosciuto cosa effettivamente offriva il Web. Erano le prime volte con MSN, o meglio dire Windows Live Messanger, poi la graduale migrazione su Facebook. Come non dimenticare il periodo che usavo questo social! Non lo compresi più di tanto all’epoca, maggiormente lo utilizzavo per chattare con i compagni di classe e con quei pochi amici che avevo.

Windows Live Messanger
Questo era Live Messanger. Nostalgia?

Allo stesso momento cominciavo ad usufruire anche della piattaforma celebre per la condivisione di video, YouTube. Avevo realizzato che lì potevo trovare tanta gente come me che aveva le mie stesse passioni, e potevo cercare tutto quello che riguardava, appunto, queste passioni.
Venni a conoscenza che stava uscendo un nuovo The Sims. il terzo.

Qualcosa di innovativo

C’è un motivo per cui vi ho citato nello specifico The Sims già due volte!

Ci fu fatto dono a me e a mio fratello, da parte di mio padre, un nuovo PC. E tra i primi titoli provati fu proprio il nuovo The Sims!
Poco dopo il suo rilascio venni a sapere, grazie al sito stesso del titolo e a YouTube, che il gioco era in continua evoluzione! Riceveva in maniera costante nuovi oggetti da utilizzare in-game e nuove porzioni di gameplay. Le espansioni.

Per me queste cose erano incredibili e non mi capacitavo di come potesse esistere cose del genere. Oggi le diamo facilmente per scontato!
Ma oltre agli elementi a pagamento offerti da EA, venni a conoscenza del fatto che degli utenti si mettevano a creare delle mod per aggiungere elementi al gioco.
Fu la prima volta che mi iscrissi a un Forum online.

È stato quello il momento che ho realizzato che se volevo, potevo tutto su Internet.

Fun Fact: nel scegliere l’username su quel Forum scelsi qualcosa di imbarazzante se ci penso. Ma la “p” nel mio nickname, Mep21, è un retaggio di quel username!

Qualcosa di creativo

Ero così tanto in fissa con quel gioco che decisi un giorno di voler pubblicare su YouTube qualcosa di inerente.
Cosa nell’esattezza… magari è meglio chiedermelo sul Discord di EMPRESS ZONE privatamente o se mi trovi online su Twitch.

I video che facevo inizialmente erano tutorial, ma nell’esattezza non mi va di dirlo qui

Nel 28 Gennaio 2011 nasce ufficialmente il mio canale YouTube, e anche più importante il mio attuale nickname (seppur Mep’ è il nick troncato dall’originale).

Dopo la creazione dei contenuti capì quanto fosse sbagliato quello che stavo facendo, perché non raggiungevo nessun pubblico. Non mi rendevo conto che contenuti simili erano già presenti e più popolari su YouTube!
Non conoscendo ancora certe meccaniche di YouTube, decisi di spammarmi! su Yahoo! Answer.

Da lì ebbi un cambio radicale del canale YouTube, perché più di tutti avevo conosciuto un nuovo modo di fare video, e avrei completamente stravolto l’idea originale di fondo, in favore di un contenuto intrattenente realizzato con Grand Theft Auto IV.

Qualcosa di più grande di me

Con tutto il piacere di fare un contenuto intrattenente del genere, con una accoglienza davvero positiva… Creare quella tipologia di video era estenuante. Un processo che richiedeva ore e ore di tentativi per trovare qualcosa di divertente, in gioco, da poter mettere in scena. Realizzare il contenuto una prima volta all’interno del gioco e poi la parte peggiore… Il rendering!

Per dare un look unico, e più vicino agli standard americani, non mi limitavo infatti a registrare cosa avveniva a schermo, ma usavo l’editor video in gioco per creare una vera e propria regia!

Seppur non mi occupava la testa, quel rendering però occupava non poco il mio Portatile. Tra temperature eccessivamente elevate e lentezza hardware dovute da un PC di serie C, il rendering portava via ore e ore. E mi ritrovavo nella situazione di non poterlo utilizzare il Computer.

Gif Niko Bellic Grand Theft Auto IV 4
Purtroppo la maggior parte dei miei video sono andati persi. Purtroppo li avevo rimossi da YT e caricati in cloud e Microsoft per altri motivi per cui non so mi ha bloccato l’account per sempre e non ho mai più potuto recuperare i video

E dopo questo processo ce n’era un ulteriore che passa per il software di editor video per aggiungere le voci, con un semplice TTS (Text to Speech), l’attuale antenato delle voci AI. Avete presente la voce delle stazioni italiane dei treni? Ecco, quella voce lì…
Quindi ancora del lavoro e ancora un altro rendering!
E poi giustamente bisognava caricare il video online… Immaginate con le connessione dell’epoca…

Qualcosa di cui rinunciare

2 anni. 21 video. 350’000 visualizzazioni.

Forse sembra poco a qualcuno, ma questi numeri su quel numero di video spalmati in 2 anni, a cavallo tra il 2011 e il 2013, sono davvero tanti! Chi faceva contenuti simili non aveva un quarto dei mie numeri. Solo in pochi meglio di me, arrivati prima e pionieri di questo genere di video in Italia.

Nel realizzare un contenuto diverso non avevo gli stessi, e per me quel contenuto lì non mi andava più di farlo. Non mi sembrava più proficuo. Era più facile rinunciarci. Almeno fino a quando non avrei avuto un PC e una connessione degne di poter fare tali cose.

Rilasciato un ultimo video per dire addio, tempo una settima e ricevo la richiesta da parte di un network per avere la partnership con YouTube e monetizzare i video. Ma ormai mi ero tirato indietro, e anche se avessi voluto sarebbe stato assai difficile.

Qualcosa di nuovo

Il cambio dall’Italia alla Svizzera è stato effettivamente un cambio pagina per tante cose, ma per la mia voglia di creare contenuto non è valso lo stesso

Passano gli anni e terminati gli studi mi trasferisco in Svizzera per avere una vita lavorativa migliore.
Dopo un anno di lavoro, a fine 2017, riesco a realizzare un mio piccolo sogno, quello di buildare il mio primo PC fisso. Mio e Personale.
Addio finalmente al portatile, e benvenute prestazioni degne di nota!

Da quel momento in poi fare qualcosa di nuovo nella creazione di contenuti online stava accrescendo in me.
Nell’agosto del 2019 provo con un mio amico due nuovi contenuti-rubriche per un fantomatico nuovo canale YouTube, uno sui videogiochi e uno sulla cucina. Ma non avevo fatto i conti con una cosa…

Capisco nell’immediato che non sono per la quale nel stare davanti a una telecamera. Un blocco che mi costerà non poco. Testi scritti e un’organizzazione certosina nell’allestire le riprese in cucina. Tempo e risorse sprecate.

E difronte a ciò non credo io possa fare altro. O almeno… fino a quel momento la pensavo così…

Qui sono io sotto i riflettori con il mio amico per provare a produrre dei video in cucina. No. Non è la mia cucina, purtroppo

Qualcosa di imbarazzante

“È comunque possibile migliorarsi davanti ad un telecamera” Pensai in un certo momento. E oltre a pensarlo ne fui anche esortato. Praticamente è una cosa normale questa e se provate a cercare a un video su YouTube a riguardo ce ne sono tanti che descrivono questo fenomeno.

Rassodato che imbarazzarsi davanti ad una camera è una cosa comune e che l’unica cosa per potersi migliorare era “fare palestra”, cominciai ad approcciare a Twitch.

L’idea di partire su YouTube di scarsa qualità e di scarso carisma non mi andava a genio, soprattutto conoscendo sempre di più come funzionava l’algoritmo della piattaforma.
Cominciare a streammare su Twitch era la miglior palestra per migliorarsi davanti la camera.

La sfortuna vuole che questa cosa l’ho realizzata non appena mi son trasferito e andato a vivere da solo durante il periodo COVID-19 nella seconda metà del 2020.

Qualcosa di diretto

Cominciai a realizzare i primi layout, cominciai a studiarmi come funzionasse StreamLabs e OBS, e feci anche qualche prova di trasmissione a dicembre 2020.

Era nel periodo più duro dell’anno a livello lavorativo, abitando e lavorando a ridosso di una stazione sciistica. Mi accorsi che era dura la realtà di trasmettere su Twitch!

Ma non importa! Ci riproverò fra qualche mese con più grinta e ricercando qualcuno che mi possa sostenere da subito!

A fine marzo 2020 realizzo la cosa. Seppur non perfetto, mi piace! Pur impacciato, ho la grinta! anche se poco, ho il sostegno!
Per la prima volta mi sento a mio agio davanti ad una ripresa diretta!

Qualcosa di ritorno

Non passa molto tempo, circa un mese, e il sostegno su Twitch si era quasi del tutto esaurito, e con ciò anche il mio sorriso nell’affrontare le live. Avrei fatto un’ultima live, un’ultima chance e avrei mollato anche questa possibilità. Come contenuto portai, da poco uscito su PC, Crash Bandicoot 4: It’s About Time.

È questione di tempo!

Fui raidato per la prima volta da un altro canale! Questa persona, Robyx_Tech, assieme al gruppo di streamer di cui faceva parte, ha fatto si che quella non fosse stata la mia ultima live su Twitch.

Questo è il momento esatto che ho letto del mio primo raid ricevuto su Twitch, un punto di svolta in quanto mi ha effettivamente segnato per tanti altri eventi nella vita quotidiana. Senza quel Raid tante cose sarebbero differenti al giorno d’oggi per me

Entrai nel gruppo e mi vidi con più possibilità di crescita! Arrivò in men che non si dica anche l’affiliazione di Twitch (monetizzazione).
Potevo cavalcare l’opportunità come non ho potuto anni prima con YouTube!

Passeranno anni di continua crescita e di maggior comprensione…

Qualcosa di illuminante

Nel proseguire la mia cavalcata su Twitch perdo di vista l’obiettivo principale. Quello di riavviare un attività su YouTube non mi entusiasma più.

Per giunta, una volta mi fu chiesto di registrare un video, siccome assente per una serata Live organizzata in compagnia dal nostro gruppo. Al mio tentativo di registrare un video… non riuscì!
Compresi che io per stare davanti ad una telecamera devo sapere già che c’è qualcuno dietro che mi guardi, e che se sono da solo… non mi sento a mio agio.
Nel sapere che comunque qualcuno avrebbe visto quel video comunque non mi confortava. Anzi! Mi stressava! E come se mi sentissi incitato a esser perfetto per non far brutta figura e non aver più possibilità di poter recuperare così come si fa in diretta in live.

Se prima non mi entusiasmava, ora ho la lucidità che non fa per me!

L’idea di fare qualcosa in cucina, seppur su Twitch, mi era rimasta. Nel riproporla un unica volta in Live in una maratona mi accorsi quanto era difficile gestire il set nella stessa cucina del mio monolocale. Oltre a questa occasione non ho mai più riprovato

Qualcosa di diverso

L’anno successivo, il 2023, è stato l’anno in cui il nostro gruppo di streamer aveva aperto ed espanso il proprio sito web.
La sezione più importante del sito era quella degli articoli. E a leggere molti degli articoli non sentivo entusiasmo da parte di chi li scriveva. E a parlare con lui, gli davo anche ragione! Semplicemente l’obiettivo era quello di espansione, e che se non l’avrebbe fatto lui, non l’avrebbe fatto nessun altro, risultando poi un sito spoglio. Lo faceva anche per trovare nuovi editori.

M: Ma posso scriverli anch’io gli articoli?
S: Certo che puoi!

Ed ecco che realizzai che quello che facevo nel 2019, quello di scrivere testi per realizzare video, alla fine dei conti non era tempo buttato. E siccome non mi va di mettermi in gioco su YouTube, e su Twitch non mi sono mai più posto obiettivi, scrivere gli articoli mi sembrava la cosa più affine a me.

I risultati?

Vi sfido a leggere questo pezzo di uno dei miei primi articoli e messo a paragone con quest’altro, che ne è il rifacimento

Qualcosa di cui andar fiero

Semplicemente i miei articoli erano tra i più apprezzati all’interno del gruppo, ma soprattutto a livello di statistiche erano quelli più seguiti e visti sul sito.

Purtroppo a lavorare con certe restrizioni di pubblicazioni e altro, non mi sentivo di poter esprimere al massimo me stesso.
E in seguito anche al mio abbandono da questo gruppo di streamer a ottobre 2023 seppur parte integrante, non vedendo più Twitch un qualcosa su cui investire e/o puntare, chiesi di rimuovere i miei articoli dal sito.

Qualcosa che resta

L’intenzione non era semplicemente di rimuovere i miei articoli-racconti personali dal sito, che sentivo che mi appartenessero. L’intenzione madre era quella di poterle poi ripubblicare! Su un mio possibile sito!

Ma come lo realizzo un sito da solo?
Per fortuna in mio soccorso viene Mark di Discorsivo.it che già mi aveva aiutato a comprendere le basi di come strutturare al meglio un articolo. In questo caso mi fa dono di tutte le delucidazioni possibili, consigli e quant’altro per poter costruire un sito da solo in maniera semplice.

Non credevo fosse possibile farlo da solo fino a qualche tempo fa!

Ed è qui che nasce EMPRESS ZONE.

Sperando in primis di ispirare a raccontare se stessi in maniera semplice e senza filtri.
Aperto, quindi, per chi vuole unirsi a questo progetto di Libera Espressione.
Che seppur superfluo conoscere, intrattenersi con racconti del genere non vi è alcun male.
Far comprendere che nessuno è qui, su questo pianeta, per rimanerci.
Tant’è che vale la pena raccontarsi e farsi conoscere per quel poco che siamo.
Incoraggiando anche chi non conosciamo a migliorare il proprio oggi e il proprio domani.

Facendo così avremo qui sul web qualcosa che resta

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